Cos’è il deposito cauzionale: “E’ una forma di garanzia richiesta ai clienti al momento dell'attivazione di un'utenza. Serve a coprire eventuali insolvenze che, in caso contrario, peserebbero sulla totalità degli utenti che pagano regolarmente. I depositi sono già previsti da diversi gestori non solo di servizi idrici, ma anche nei campi della telefonia, energia elettrica, gas e così via”.
Perché viene richiesto: Abbanoa richiamando una delibera dell’autorità AEEG del 28 febbraio 2013, n. 86/2013/R/IDR. (Pubblicata sul sito dell'Autorità il 1° marzo 2013)ove si disciplina il deposito cauzionale invia a tutti gli utenti una richiesta di pagamento evidenziando che il tutto sarebbe stato imposto sempre da questa delibera dell’autorità,ma in realtà cosi non è anche perché imporre è una cosa disciplinare un'altra.
Le motivazioni addottate da Abbanoa sono paradossali: secondo loro il deposito cauzionale sarebbe stato applicato nell’interesse degli utenti ed in particolare di quelli che pagano correttamente le bollette. In realtà, poiché Abbanoa agisce in regime di monopolio assoluto , non pare possibile vivere senza avere il servizio idrico,Inoltre l’entità e le modalità di applicazione del deposito cauzionale fanno sorgere anche forti dubbi sulla legittimità della procedura adottata. Dubbi che giriamo alla stessa Autorità e al vaglio dei nostri legali e giuristi.
Il deposito cauzionale, chiesto da Abbanoa ai suoi utenti in modo (secondo alcuni) illegittimo, finisce sui tavoli delle autorità di regolazione: Altroconsumo Sardegna, in seguito alle segnalazioni degli utenti sul pagamento del deposito cauzionale, ha presentato all’Autorità energia elettrica e servizio idrico (AEEGSI) e all’Antitrust richiesta di apertura istruttoria per le procedure adottate, che secondo l'Associazione sono ingannevoli e scorrette.
Si chiede, in particolare, all’AEEGSI l’apertura di un'istruttoria per chiarire l’applicazione delle delibere n° 86/2013/R/IDR e n° 643/2013/R/IDR che diciplinano il deposito cauzionale da parte dell’ente idrico (in questo caso Abbanoa). Il primo dubbio è: a che titolo Abbanoa chiede questo deposito cauzionale, nonostante operi in regime di monopolio e sia da tempo oggetto di numerosi disservizi verso gli utenti (mancata risposta ai reclami, risposta tardiva, improcedibilità delle pratiche di conciliazione, fatture errate, distacco servizio) in palese violazione della carta dei servizi adottata nel 2007 e non revisionata secondo le nuove normative?
All'Antitrust si chiede invece di valutare se Abbanoa abbia violato il Codice del consumo con informazioni ingannevoli: nella lettera inviata agli utenti e pubblicizzata anche in alcune testate giornalistiche regionali vi è scritto che il deposito cauzionale sarebbe “imposto” dall’AEGGSI mentre in realtà l'Autorità ha ritenuto facoltativa l’adozione da parte dei gestori. Queste affermazioni, secondo Altroconsumo, limiterebbero la libertà di scelta o comportamento inducendolo ad assumere una decisione che non avrebbe altrimenti preso seguendo vie alternative se l’informazione fosse stata corretta.
Anche Adiconsum Sardegna si sta occupando della vicenda: oggi ha organizzato una conferenza stampa ad Oristano proprio su questo tema. Gli esperti dell'Associazione hanno spiegato che Abbanoa ha assunto la decisione di chiedere il deposito cauzionale senza coinvolgere in alcun modo né le Associazioni dei consumatori né i cittadini e senza una campagna di informazione preventiva. La richiesta, inoltre, è illegittima perché si rifà ad un'applicazione iniqua della delibera AEEGSI (non è legata ai consumi delle singole utenze, né parametrata alla qualità del servizio). Adiconsum Sardegna ha messo in campo diverse azioni a tutela dei consumatori:
E al consumatore consiglia di sospendere il pagamento (e la domiciliazione bancaria) e non fare alcun reclamo.